L'on.le Michele Pelillo vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati

La Commissione Finanze della Camera dei Deputati ha eletto vicepresidente l'on.le Michele Pelillo. Il deputato del PD è stato per un anno segretario della stessa commissione, dal 7 maggio dello scorso anno ad oggi. Il posto di vicepresidente era vacante dalla nomina dell'on.le Enrico Zanetti a sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze.
L'on. Pelillo intraprende questo nuovo impegno nella VI Commissione della Camera, chiamata ad affrontare questioni fiscali di particolare attualità, dalle tasse, al rapporto con la finanza, con gli istituti di credito e con le assicurazioni, alla gestione del demanio dello Stato. Avvocato tributarista e - in passato - assessore al bilancio della Regione Puglia, l'on. Michele Pelillo utilizzerà la sua formazione in campo tributario per svolgere al meglio questo nuovo incarico.
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Rosaria Leserri, candidata al Parlamento Europeo


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Accordo al Ministero del lavoro, 450 milioni per due anni e mezzo, per gli addetti ai servizi di pulizia nelle scuole statali

L'on. Michele Pelillo, deputato PD, esprime grande soddisfazione per la firma, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'accordo relativo ai problemi dei lavoratori degli appalti delle pulizie nelle scuole. L'intesa - siglata il 28 marzo scorso - risolve la grande e complessa vertenza che è scaturita dalla riduzione degli appalti per i lavoratori ex lsu e dei cosiddetti 'appalti storici', addetti ai servizi di pulizia nelle scuole statali. Commenta Pelillo: “E' un segnale importante per il capoluogo e la provincia jonica. A Taranto, infatti, questo settore impiega un gran numero di dipendenti, circa 800 unità (sono 3500 sul territorio regionale e 24.000 in tutta Italia). Per raggiungere questo risultato, il PD ha profuso un grande impegno in Parlamento e al governo, in costante collaborazione con il sottosegretario al lavoro Teresa Bellanova. L'accordo è innovativo perché risponde alla necessità d'impiego dei lavoratori delle pulizie delle scuole, ma, al contempo, punta al miglioramento e all'efficienza delle strutture scolastiche, uno degli obiettivi fissati dal Presidente del consiglio Renzi. Ho incontrato recentemente i lavoratori tarantini per raccogliere le loro preoccupazioni e ho assunto con loro il mio massimo impegno per risolvere la questione, presto organizzerò un nuovo incontro per spiegare loro i contenuti dell'accordo e comunicare le buone notizie”.
L'intesa è stata sottoscritta dai sindacati confederali CGIL CISL e UIL, dalle relative sigle sindacali di categoria, dalle aziende e dai consorzi interessati ed è stata redatta insieme ai referenti del MIUR, il Ministero dell'università e della ricerca. Per far fronte all'emergenza occupazionale, l'accordo prevede l'utilizzo di 450 milioni di euro a decorrere dal primo giugno 2014 e fino al 30 giugno 2016. Queste risorse, spalmate su due anni e mezzo, 'saranno impiegate per lo svolgimento, da parte del personale adibito alle pulizie delle scuole, di ulteriori attività consistenti in interventi di ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici', come tinteggiature, piccoli lavori idraulici, riparazione di attrezzature e arredi scolastici. I lavoratori addetti alle pulizie saranno adeguatamente formati, come è specificato nello stesso accordo: 'Il ministero del lavoro si impegna ad attivare percorsi di formazione e di riqualificazione professionale', che saranno definiti da un gruppo tecnico, la cui prima riunione è prevista il 1° aprile. Sono inoltre garantite, per il periodo gennaio-giugno 2014, le risorse per gli ammortizzatori sociali in deroga, pari a 60 milioni di euro.
Un altro passaggio importante è l'impegno, delle parti, 'con il massimo spirito di collaborazione', di risolvere le criticità occupazionali incontrate negli ultimi mesi.

31 marzo 2014 on. Michele Pelillo
Segretario Commissione finanze della Camera dei Deputati
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Pelillo interviene sulla questione della costruzione del nuovo ospedale di Taranto San Cataldo

“Non tollereremo più ritardi. Questo territorio non può più aspettare”. L'on. Michele Pelillo, deputato tarantino del PD, interviene all'indomani della firma sull'accordo di programma che rende spendibili i fondi per la costruzione del nuovo ospedale di Taranto San Cataldo. Si tratta di 150 milioni di euro (fondi CIPE della delibera del 3 agosto 2012, registrata alla Corte dei conti il 26 ottobre 2012) ai quali si aggiungono 60 milioni in cofinanziamento della regione Puglia.
“Il mio pensiero è stato quello di dare a questo territorio una struttura grande e moderna, che sarà il più grande investimento che la regione Puglia ha fatto su questo territorio. Lo sforzo che abbiamo messo in campo per difendere questi finanziamenti è stato straordinario”, commenta Pelillo, che rammenta le tappe principali del progetto. Fu suo, infatti, l'impegno per individuare e reperire le risorse, quando, nel 2008, divenuto assessore al bilancio della Regione Puglia, verificò che - nonostante dell'ipotesi di un nuovo ospedale a Taranto si discutesse dal 2005 - nemmeno un euro era stato stanziato a livello regionale.
In una conferenza stampa, alla presenza del segretario provinciale Walter Musillo, dei consiglieri regionali Donato Pentassuglia e Michele Mazzarano, della responsabile sanità del PD di Taranto Gloria Saracino, il deputato PD ricorda gli altri passaggi più significativi: il lavoro con l'assessorato regionale per rintracciare e blindare i fondi, statali e regionali; il momento, non facile, del passaggio tra progetto 'San Raffaele del Mediterraneo' all'ipotesi del nuovo ospedale pubblico San Cataldo, fino al parere favorevole della Corte dei Conti sulla delibera CIPE dell'agosto 2012. Ha spiegato Pelillo: “Mentre si perseguiva l'obiettivo di mettere in sicurezza i fondi dello Stato, qualsiasi altra esigenza si manifestasse in consiglio regionale, poteva rappresentare un'occasione per sfilare al territorio tarantino parte o l'intera cifra dei 60 milioni del cofinanziamento, necessari al progetto. E' stata una battaglia col coltello fra i denti. Per cui rivendico il merito, quasi esclusivo, del Partito democratico di Taranto, per questo obiettivo che finalmente è a portata di mano”.
Il deputato PD rivolge un appello affinché siano rispettati i tempi del progetto. “Diciamo, insieme ai consiglieri regionali, insieme al PD provinciale, che non tolleriamo più ritardi. Dal visto della Corte dei conti alla firma sull'accordo di programma sono passati sedici mesi. E' inaudito che, soltanto per una firma, sia passato un tempo così lungo. I soldi sono stati messi in sicurezza nel 2012, con la delibera CIPE vistata dalla Corte dei Conti. Che non ci sia altro ritardo. Le procedure devono essere le più semplici e le più snelle, perché il territorio tarantino non può più attendere

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